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La Chiesa del Carmine e i suoi dintorni

~ Premessa ~

La storia urbanistica di Bagnara è stata scritta dai terremoti.

 

Nell'agosto del 1989, un gruppo di archeologi ha effettuato una rapida ricognizione topografica nella città con conseguente raccolta di superficie di una modesta quantità di frammenti ceramici di diverse epoche storiche. I primi luoghi oggetto dell' intervento sono stati quelli del promontorio "MARTURANO" sulla cui sommità sorgeva il "Castrum Normanno" che cingeva l'Abbazia normanna di Santa Maria e i 12 Apostoli.

La posizione geografica ha fatto si che questo luogo fosse un posto di vedetta strategico a guardia del mare. Certamente sul posto ancora sono individuabili resti di fortificazioni e ruderi di pertinenza dell' Abbazia, distrutta dal terremoto del 1783. All'interno e tutt'intorno alla rocca di "MARTURANO" è stata effettuata una raccolta di frammenti ceramici di superficie, da essi si può dedurre: la maggiore quantità di materiale di riferisce e reperti ceramici post-medievali di uso comune, non mancano le ceramiche smaltate, le invetriate policrome tarde, la ceramica acroma (ovunque presente) frammenti di tegole e mattoni. Particolarmente interessanti sono due minuscoli cocci, si tratta di un frammento a bande brune e di un frammento a bande rosse pertinente ad una forma presumibilmente biansata (un grosso recipiente per l'acqua). Questi due oggetti sono sicuramente tracce della fase di occupazione medievale del colle "MARTURANO" in quanto si riferiscono ad un tipo di ceramica assai diffuso tra i secoli Xº e XIIIº. Il terremoto del 1783 ha distrutto l'antica Bagnara: l'effetto devastante provocò l'abbandono della parte alta e la costruzione più a valle dell'abitato. Le antiche case vennero completamente demolite e le aree libere furono terrazzate ed in seguito trasformate in agrumeti ed orti. E' stata svolta una ricognizione topografica anche in questi terrazzamenti dapprima verso il "MALUPASSO" dove i risultati non appaiono molto significativi , ed in seguito verso la località "PALOMBAIO", lungo il pendio che congiunge "MARTURANO" alla chiesa del Carmine. E' apparsa una grande quantità di ruderi e murature che tutt'ora affiorano seminascosti tra la fitta vegetazione. In particolare notiamo un alto muraglione scandito da filari di fori d'andito che ben si nota anche in una foto della fine del secolo scorso. Proprio sotto questo muraglione si raccolgono ancora oggi i resti di una cornice marcapiano che in parte è ancora sulla muraglia.